Ricostruzione

La tragedia di Superga

Superga, Torino 4 maggio 1949 - Foto Farabolafoto.

Sono passati 70 anni da quel 4 maggio 1949, in cui l’aereo che riporta a casa il Grande Torino, si schianta alle 17.03 sul muro posteriore della Basilica di Superga. La squadra sta tornando da Lisbona dove ha appena incontrato in amichevole il Benfica.

La causa dell’incidente è la fitta nebbia che avvolge la città e le colline circostanti. Le vittime sono 31: l’intera squadra di calcio (giocatori, dirigenti e allenatori), l’equipaggio e tre giornalisti al seguito [Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo) e Luigi Cavallero (La Stampa)]. 

Il Grande Torino è in quel momento una delle squadre più forti del mondo, con cinque scudetti consecutivi vinti e una Coppa Italia e forma l’ossatura della nazionale italiana.

L’impatto emotivo della tragedia è così forte che l’anno dopo per andare in Brasile a disputare il campionato mondiale, la Nazionale, invece dell’aeroplano, sceglierà di andare in nave. Un viaggio lungo due settimane durante il quale tutti i palloni finiranno in mare.

Condividi su:

Un commento

  • Marina

    In questi settant’anni si è sempre ricordata la tragedia di Superga ! La squadra di calcio del Torino ,dopo la terribile seconda guerra mondiale,aveva,con le sue vittorie,riscattato l ‘Italia .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *