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Too young to wed

"Whenever I saw him, I hid. I hated to see him," Tahani (in pink) recalls of the early days of her marriage to Majed, when she was 6 and he was 25. The young wife posed for this portrait with former classmate Ghada, also a child bride, outside their mountain home in Hajjah. Nearly half of all women in Yemen were married as children. Every year, throughout the world, millions of young girls are forced into marriage. Child marriage is outlawed in many countries and international agreements forbid the practice yet this tradition still spans continents, language, religion and caste.
Tehani (8) and Ghada(8), Hajjah, Yemen 10 giugno 2011 – Foto Stephanie Sinclair.

Il matrimonio infantile è una violazione dei diritti umani. Nel mondo ogni anno 12 milioni di ragazze si sposano prima di compiere 18 anni di età. Significa 23 ragazze ogni minuto.

Queste ragazze vengono separate dalle loro famiglie e private dell’istruzione. Alcune sono così giovani che tengono i loro giocattoli durante la cerimonia nuziale. Di solito diventano madri nella prima adolescenza, mentre sono ancora bambine loro stesse.

Questo avviene in parti del mondo in cui l’idea stessa che le giovani donne abbiano il diritto di selezionare i propri partner è ancora considerata una follia. In gran parte dell’India, ad esempio, la maggioranza dei matrimoni è organizzata dai genitori, poiché considerato l’unione di due famiglie, non di due individui. Si ritiene che questo richieda un’attenta negoziazione da parte dei più anziani, non dei giovani che seguono gli impulsi transitori del cuore.

La fotogiornalista americana Stephanie Sinclair si imbatte in questa pratica e per 15 anni ne documenta la diffusione nel mondo (Afghanistan, Nepal, Etiopia, India, Nigeria, Guatemala e Yemen). Tramite le sue fotografie porta a conoscenza del pubblico le storie che raccontano queste immagini.

Fonda Too Young to Wed (Troppo giovane per sposarsi) un’organizzazione senza scopo di lucro che attraverso partner locali assegna borse di studio per tenere le ragazze a scuola e lontane dal matrimonio durante la loro adolescenza. Attualmente supporta ragazze in Nepal, Yemen, Nigeria e Kenya.

Per i suoi lavori (compreso questo) ha vinto, tra gli altri, 4 World Press Photo, un Pulitzer e un premio UNICEF’s Photo of the Year.

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