Guerre,  WWII

Italo-Americani

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Il soldato Anthony Caponi incontra i suoi paesani in Abruzzo, Pretare L’Aquila 1944 – Foto Anonimo.

Negli eserciti alleati della Seconda Guerra Mondiale combattono numerosi soldati di origini italiane. Molti di questi discendono da famiglie di immigrati che hanno lasciato l’Italia nelle migrazioni avvenute tra gli anni Ottanta del XIX e gli inizi del XX secolo. Alcuni, invece, nati in Italia sono emigrati all’estero nel periodo tra le due guerre mondiali, per cercare fortuna o perché costretti alla partenza dalle persecuzioni del fascismo.

Durante la campagna d’Italia molti di questi soldati combattono in Italia e visitano, alcuni per la prima volta, i paesi di genitori o dei nonni, incontrando membri della propria famiglia. Il soldato Anthony Caponi, nato nel 1921 a Pretare, una frazione di Arquata del Tronto, in provincia de L’Aquila ed emigrato negli anni ’30 con la famiglia, è ritratto mentre incontra i suoi paesani. Tornato negli USA, diventa uno scultore e scrive un libro (Anthony Caponi, “Voice from the Mountains: a Memoir“, Minneapolis, Nodin Press, 2002) sulla sua esperienza. Muore nel 2015 a 94 anni a Eagan nel Minnesota dove ha fondato un parco di sculture all’aperto che porta il suo nome nel quale chiunque può camminare e riflettere sulla bellezza della natura e all’arte che essa ispira.

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Un commento

  • Marina

    Molto interessante. Partire bambini con i genitori per migliorare le condizioni di vita, tornare con la divisa da soldato per liberare l’Italia dalla guerra! Poi diventare famoso come scultore : ne ha fatta di strada questo italiano. Se fosse rimasto qui forse avrebbe avuto un destino diverso. Nella vita bisogna rischiare a non tutti hanno il coraggio!

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