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Cervo Bianco

Nel 1924 in Italia arriva White Elk (Cervo Bianco), capo dei Cherokee, in visita diplomatica. L’Italia è la prima tappa di un tour europeo per raccogliere donazioni per i nativi americani e parlare alla Società delle Nazioni. In quel periodo il fascismo è alle prese con il caso Matteotti che sta scuotendo l’opinione pubblica e minando i consensi e una storia del genere è ideale per distrarre l’opinione pubblica.

Cervo Bianco viene accolto con entusiasmo ovunque vada anche perché elargisce banconote ai poveri che lo circondano, aiutato dalle due baronesse austriache Khevenhüller-Metsch (madre e figlia) che lo finanziano. I fascisti se ne innamorano, la popolazione anche. Usciti da poco da una guerra molto dura e ancora in pessime condizioni economiche gli italiani si lasciano facilmente incantare dall’affascinante capo indiano difensore dei più deboli. Proclamato “fascista ad honorem”, il 28 ottobre è invitato a pronunciare un discorso ufficiale per celebrare la Marcia su Roma. Solo per un caso fortuito non incontra Mussolini e il Papa Pio XI che gli manda due foto autografe.

Ma poi crolla tutto, l’erede dei Kevenhuller scopre che il patrimonio di famiglia è stato intaccato dell’equivalente di un milione di euro attuali e lo denuncia. Si scopre che non è White Elk, ma Edgar A. Laplante, cantante e ballerino di Pawtucket, Usa.  Viene condannato a 5 anni al termine dei quali torna negli USA dove muore nel 1944. Al Museo Cesare Lombroso di Torino c’è ancora esposto il suo costume di scena, da Cervo Bianco, comprato presso i magazzini Lafayette di Parigi.

Era un Italia in cui un bravo istrione aveva buon gioco sulle speranze di un popolo ingenuo, desideroso di lusso e d’avventura, un mago che li guarisse dalla mediocrità del loro presente. Ma in questo forse gli italiani non sono mai cambiati.

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Un commento

  • Marina

    Fantastica questa beffa! Ma nessuno si è accorto che non aveva nessuna caratteristica fisica che ricordasse i nativi americani, come anche la moglie!!! È riuscito a ingannare potenti, nobili ed il popolo!! Perfino il Papa, per fortuna non l’ha ricevuto. Il solito imbroglione ingannatore per soldi “il motore del mondo”!!! Tutti vogliono soldi! Anche i costumi sono da carnevale! Giustificato perché allora i mezzi di comunicazione scarsi, solo la fotografia è poco cinema

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