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Primavera di Praga

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Piazza San Venceslao, Praga, Cecoslovacchia 22 Agosto 1968 – Foto Josef Koudelka.

Il 21 agosto 1968, le truppe di Unione Sovietica, Bulgaria, Polonia e Ungheria invadono la Cecoslovacchia. Era la risposta alla Primavera di Praga e alle sue riforme viste come un pericolo per l’egemonia e la sicurezza dell’Unione Sovietica.

Un giovane fotografo di teatro, Josef Koudelka scatta in una settimana cinquemila fotografie, alcune di queste sono portate fuori dal paese da Eugene Ostroff, curatore del dipartimento di fotografia della Smithsonian Institution di Washington che le mostra a Elliott Erwitt, allora presidente dell’Agenzia Magnum. Vengono pubblicate nel primo anniversario dell’invasione, nell’agosto 1969, da diverse riviste e il nome dell’autore mantenuto segreto per paura di ritorsioni. Le foto sono siglate PP (Prague Photographer). Koudelka riesce a lasciare il paese nel 1970, ma solo alla morte del padre nel 1984 rivendica di esserne l’autore. In Cecoslovacchia vengono pubblicate 22 anni dopo, nell’agosto 1990.

In particolare questa fotografia, diventata iconica di quell’evento, viene scattata alle 12.22 del 22 agosto 1968 in una piazza San Venceslao deserta. Era stata indetta una grande manifestazione contro l’occupazione, ma il timore che potesse essere il pretesto per una repressione violenta convince i praghesi a rimanere a casa. L’immagine mostra lo scorrere del tempo in un momento della storia in cui il tempo sembra essersi fermato. Le fotografie di Koudelka sono un fondamentale documento storico che ci mostrano cosa realmente è accaduto a Praga in quei giorni del 1968.

Ironia della sorte, l’orologio in foto è un Raketa 2603, un orologio russo.

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Un commento

  • Marina

    Sono trascorsi 52 anni dalla Primavera di Praga ma il suo ricordo è sempre vivo. Difficile fare le foto e portarle in occidente e pubblicarle solo alla morte del padre del fotografo, per paura di ritorsioni! Piazza San Venceslao è in realtà una lunga strada dove si immolo’ Jan Palach. La democrazia arrivò dopo anni e una lunga lotta, anche le foto hanno contribuito alla sa affermazione.

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