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La chiesa spostata

Mariner’s Episcopal Church, Detroit. Mi., aprile 1955 – Foto John Zimmerman.

John Zimmerman usa la tecnica del panning per accentuare la sensazione di movimento del soggetto principale rispetto allo sfondo. La foto correda un articolo su LIFE magazine del 25 aprile 1955 che descrive lo spostamento di 270 metri dal suo luogo originale di una chiesa che rischiava di andare distrutta per la costruzione del nuovo centro cittadino di Detroit. Mentre normalmente per trasferire un edificio si smonta e si ricostruisce pietra per pietra qui si è fatto scivolare il tutto lentamente su binari. La chiesa di 27 tonnellate viene salvata dalla demolizione grazie al denaro raccolto da George Stark editorialista del Trustee e Detroit News attraverso piccoli contributi dei lettori. La traslazione dura circa tre mesi spostando l’edificio di 25 metri al giorno su 24 binari ferroviari da due argani mossi da motori diesel.

Muovere un edificio con questo metodo non è un episodio isolato. In Romania quando Ceausescu stabilisce di costruire il Palazzo del Popolo si decide di salvare dalla demolizione alcune chiese presenti nell’area trasportandole in nuove posizioni. Gli ingegneri sotto la guida dell’Ing. Eugeniu Iordăchescu riescono così a mettere in salvo 13 chiese. Anche in Italia recentemente a Palo del Colle (BA), la Torre San Vincenzo, costruzione del ‘500, è stata spostata di 32 metri, con il Nulla Osta della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio dell’area metropolitana di Bari, per consentire la realizzazione di una variante della SS96.

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