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Nuovi impianti 1960

Stadio Olimpico, Roma 1960 – Foto David Lees.

XVII Giochi Olimpici – Roma 1960

Per le olimpiadi di Roma 1960 vengono costruiti diversi impianti, molti ancora in uso.

Tra i principali, lo Stadio Olimpico, completato nel 1953 come Stadio dei Centomila sul vecchio sito dello Stadio dei Cipressi, per l’occasione perde parte dei posti in piedi per una capienza all’epoca di 65.000 spettatori. Vi si svolgono le cerimonie di apertura e chiusura e le gare di atletica leggera.

Il Palazzo dello Sport in zona EUR ideato e progettato nel 1956 dall’architetto Marcello Piacentini e dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, e realizzato tra il 1958 e il 1960 che ospita basket e pugilato.

Il più piccolo Palazzetto dello Sport su via Flaminia ideato e progettato nel 1956 dall’architetto Annibale Vitellozzi e dall’ingegnere Pier Luigi Nervi finito nel 1957 e usato per basket e sollevamento pesi.

Lo Stadio Olimpico del nuoto nella zona del Foro Italico, su progetto degli architetti Enrico Del Debbio ed Annibale Vitellozzi e dagli ingegneri Musumeci e Morandi, inaugurato nel 1959.

Lo Stadio Flaminio, progettato dall’architetto Antonio Nervi con la collaborazione ingegneristico-strutturale di suo padre Pier Luigi, fu realizzato tra il 1957 e il 1958 e vide la sua inaugurazione il 19 marzo 1959. È costruito sull’area del preesistente stadio Nazionale, demolito nel 1957 e ospita le partite del torneo di calcio.

E infine il Velodromo Olimpico che oltre alle gare di ciclismo vide pure alcuni incontri di Hockey su prato.

La maggior parte di questi impianti sono ancora in uso e anzi spesso sono gli impianti principali della città, segno che i progetti dell’epoca erano di alto livello o che la città non ha saputo rinnovarsi. Il Velodromo Olimpico è stato abbattuto nel 2008, lo Stadio Flaminio è in condizioni pessime ma con progetti di riqualificazione, come anche il vicino Palazzetto dello sport.

Li rivediamo nelle foto dell’epoca scattate per la rivista LIFE e l’agenzia fotografica PIX.

Palazzo dello sport, Roma 1960 – Foto David Lees.
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Un commento

  • Marina

    Che belli! Progetti ancora validi (se fatte le opportune manutenzioni nel corso di questi 60 anni) nessuno è crollato! Speriamo che il Flaminio lo restaurino o sarebbe un peccato lasciarlo andare in rovina! Lo sport è molto importante e le Olimpiadi pure per la fratellanza fra i popoli

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