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Vajont

Longarone, Italia ottobre 1963 – Foto Cameraphoto.

Una nonna cammina con la nipote lungo le strade piene di fango di Longarone nei giorni successivi al disastro del Vajont nel bellunese.

La caduta di una massa di terra dal monte Toc nel lago artificiale della diga del Vajont provoca il superamento del bordo della diga di una massa d’acqua che travolge Longarone e altri paesi del fondovalle del Piave. Per capire le dimensioni del disastro, avvenuto alle 22.39 del 9 ottobre 1963, basta sapere che la massa di terra staccatasi dal monte è il doppio del volume dell’acqua contenuta nell’invaso e l’onda creatasi supera il bordo della diga di 250 metri piombando velocissima sui paesi sottostanti. Le vittime stimate sono 1917 tra cui 487 bambini, i corpi recuperati solo 1500, migliaia gli sfollati dai paesi sopra e sotto la diga.

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Un commento

  • Marina

    Ricordo benissimo il dramma di quel giorno: 3 miei compagni di classe 2* liceo classico Tiziano di Belluno morti : nei giorni precedenti dicevano : sentiamo rumori, crollerà la diga…. Nessuno pensava che monte TOC volesse dire ” viene giù a tocchi (pezzi) ” nome dato dalla saggezza dei vecchi!!! Errore Umano… La diga ha resistito perché costruita molto bene ma non era stata fatta l’ indagine geologica!!! Un disastro annunciato : del senno di poi son piene le fosse! Anche oggi frane disastri ma…. Nessuno ci pensa prima

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