Foto segnaletiche,  Propaganda

Violetta Gibson

Mugshot di Violet Gibson, Roma 8 aprile 1926 - Foto Polizia Scientifica.

Nella scheda segnaletica di questa donna è degno di nota il motivo dell’arresto: Attentato al Primo Ministro d’Italia.

Il 7 aprile del 1926 Benito Mussolini è appena uscito dal Campidoglio quando Violet Gibson gli spara un colpo di pistola che lo ferisce di striscio al naso, il capo del Governo viene soccorso dai chirurghi presenti al VII Congresso Internazionale di Chirurgia che aveva appena inaugurato.

Violet, all’epoca cinquantenne figlia del Lord Cancelliere d’Irlanda Edward Gibson elevato alla nobiltà come Barone Ashbourne, negli anni precedenti aveva dato segni di squilibrio. Nel 1923 cerca di uccidere una cameriera con un coltello e viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Esce nel 1925 e cerca di suicidarsi.

Per volontà dello stesso Mussolini è assolta dal Tribunale Speciale ed espulsa verso l’Inghilterra dove rimane trent’anni in una clinica psichiatrica fino alla sua morte nel 1956.

Mussolini il giorno dopo si imbarca sulla Corazzata Conte di Cavour diretto in Libia con un vistoso cerotto bianco sul naso. Le fotografie che lo riprendono dopo l’attentato creano consenso alla figura del Duce visto come un predestinato alla guida del paese.

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Un commento

  • Marina

    Episodio sconosciuto, sapientemente girato a favore del duce che con il perdono e l’ espulsione della malata di mente ha accresciuto la sua popolarità

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