Ambiente

Bisonti

Teschi di bisonte, Detroit (MI), USA 1892 – Foto anonimo.

Questa fotografia scattata nel 1892 a Detroit di una pila di teschi di bisonte americano pronta a diventare fertilizzante è una dimostrazione del forte impatto dell’uomo sulla natura. A quella data erano presenti 541 bisonti sul suolo americano, a fine secolo solo 300, mentre a inizio Ottocento la stima era di 50/60 milioni di capi.

Oltre alla caccia per cibare coloni e operai delle grandi linee ferroviarie in costruzione per collegare le due coste americane si aggiunse la caccia per le pelli e infine quella ‘sportiva’. Le ferrovie iniziano a pubblicizzare escursioni per la “caccia su rotaia”. Quando i treni incontrano enormi mandrie lungo i binari centinaia di uomini a bordo dei treni iniziano a sparare con i loro fucili dai finestrini sterminando la mandria e lasciando i corpi a putrefarsi nella prateria.

La caccia eccessiva è attuata sia per sfamare i coloni ma anche per privare i popoli indiani di uno dei loro principali nutrimenti e porta questo mammifero americano sull’orlo dell’estinzione. Inoltre l’animale era considerato un dono del creatore e faceva parte della spiritualità di quei popoli, al punto che si onoravano i bisonti uccisi con cerimonie a cui partecipava tutta la tribù. La sua quasi scomparsa coincise con la sconfitta dei nativi americani nelle guerre indiane e la loro reclusione nelle riserve. I primi tentativi di proteggere la specie da parte del Texas sono infatti fermati dai militari che vedono nella strage di animali un aiuto a sconfiggere le popolazioni dei nativi. Solo con il nuovo secolo si proteggono gli animali sopravvissutiall’interno del Parco di Yellowstone favorendone la rinascita. Ora ci sono più di 350.000 esemplari in Nord America.

Bisonte americano, Yellowstone N.P., USA agosto 2003 – Foto Roberto Nadalin.
Condividi su:

2 commenti

  • Marina

    Ma che impressione! Foto allucinante! Che vergogna per l’ America. Che crudeltà verso i nativi americani e i bisonti. Per fortuna dopo il 1950 si è cambiata mentalità, anche merito del’ attore Marlon Brando che ha favorito la diffusione del problema.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *