Propaganda,  WWII

Napoleone

Les Invalides, Parigi, Francia giugno 1940 – Foto Heinrich Hoffmann.

Molti capi di stato hanno subito il fascino di Napoleone Bonaparte, del quale in questi giorni cade il duecentesimo anniversario della morte (5 maggio). Molti dittatori nel tempo si sentono emuli del generale corso, presentarsi al popolo come novello Napoleone fa parte della propaganda. Tra questi anche Mussolini e Hitler. Il primo ne parla bene e lo ritiene un italiano a tutti gli effetti, un suo predecessore. Anche Hitler ne apprezza le doti militari e durante la sua visita a Parigi dopo la conquista della città da parte del suo esercito va a omaggiare la sua tomba a Les Invalides.

A dicembre dello stesso anno nel centesimo anniversario della trasposizione della salma di Napoleone da Sant’Elena a Parigi, Hitler fa trasferire i resti di Napoleone II, figlio del Bonaparte da Vienna per riposare in una tomba vicino al padre.

Tra le somiglianze che troviamo tra questi personaggi, Napoleone e Mussolini condividono l’essersi camuffati con un uniformi straniere per non essere riconosciuti, il primo nella fuga all’Elba, il secondo sul lago di Como. Li unisce anche il breve ritorno in sella prima della caduta definitiva. Invece con Hitler il condottiero corso condivide l’errore dell’attacco alla Russia che per entrambi segna l’inizio della fine.

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