Guerra fredda,  Guerre,  Propaganda,  Spazio

First Man

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London Herald, ed.speciale, 21 luglio 1969.

La foto di ‘Buzz’ Aldrin che pianta la bandiera statunitense sul suolo lunare scattata da Neil Armstrong non è solo la foto celebrativa del successo della missione spaziale Apollo 11. Questa immagine pubblicata nei giorni successivi su tutti i giornali del mondo sancisce la vittoria degli USA nella corsa allo spazio e il superamento dell’Unione Sovietica nella supremazia missilistica intercontinentale per qualità e potenza. L’impatto che ha sulla popolazione mondiale ne fa una delle fotografie propagandistiche più importanti della storia.

Il morale russo ne esce a pezzi. L’avventura spaziale che per anni li ha visti in vantaggio, dal primo razzo (Sputnik1, 1957) al primo cosmonauta in volo (Yuri Gagarin, 1962), si è ora risolta a vantaggio dell’avversario nella Guerra Fredda. Questo avviene non per mancanza di competenze, ma soprattutto di risorse e per la gestione burocratica statale e militare dei progetti spaziali. Al contrario della NASA che è una struttura civile, anche se gli astronauti all’epoca sono tutti militari.

Persa la corsa spaziale, i sovietici si gettano nella corsa agli armamenti, superando come testate atomiche gli USA nel 1975 e doppiandoli negli anni ottanta. Solo con la fine della Guerra Fredda e i trattati di non proliferazione nucleare la quantità di testate nucleari delle due superpotenze cominciano a diminuire.

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2 commenti

  • Marina

    La foto è la più famosa del mondo ,senza ombra di dubbio! Arrivare sulla Luna ! Il sogno da quando esiste il genere umano ! Ma molto interessante il commento, che spiega e ricorda la rivalità tra due grandi potenze ! Che abbia vinto l’ una o l’ altra, poco importa : E’ una conquista internazionale di Tutti!

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