Storia fotografia

La fotografia in Giappone

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Ritratto di giovane samurai, 1860-65 - Foto di anonimo.

La fotografia in Giappone arriva già nel 1840, ma all’inizio l’attività è quasi totalmente in mano agli stranieri. Il paese è, infatti, da poco uscito da un forte isolazionismo che l’ha fatto rimanere a una condizione feudale e il gap tecnologico con l’occidente è abissale. Quindi, le attrezzature e tutti i materiali necessari sono importati e soggetti ad alti dazi doganali che ne raddoppiano il prezzo. Inoltre, il forte pregiudizio nei confronti degli stranieri si riversa anche su quest’arte dei missionari che è accusata di condurre alla morte chi si fa riprendere.

Solo dopo il 1860 i primi fotografi giapponesi formati da olandesi e inglesi aprono i propri studi e iniziano a ritrarre soprattutto i potenti di quel periodo, i samurai. Nel 1868 la Restaurazione segna la fine di questa casta, aristocratica e guerriera, e il ripristino del potere imperiale alleato alle classi mercantili che diverranno i nuovi soggetti.

I procedimenti più usati in questo periodo sono la calotipia e le lastre al collodio umido.

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Un commento

  • Marina

    Che interessante ed utile la scoperta della fotografia ! Oggi possiamo vedere un samurai vissuto a metà 800 come fosse adesso. Utile sapere come il Giappone da medievale si sia evoluto in paese moderno aprendosi all’ occidente. Belle le foto di Alice nel paese delle meraviglie !

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